Storia degli occhiali
Da ieri ad oggi: dal pince nez al titanio ultra leggero
Un percorso lungo 100 anni, in cui l’occhiale da vista e da sole, progressivamente, da protesi indesiderata e scomoda da portare per compensare un difetto visivo, si è trasformato in vero e proprio accessorio di moda. Nel mondo anglosassone si parla infatti di occhiale come facewear, come vero e proprio abito del volto, come accessorio che più di ogni altro, lo valorizza e gli dona luminosità e fascino.
In questi 100 anni nel nostro negozio abbiamo ospitato tutti gli stili e i modelli di montature che, d’accordo con l’evoluzione della moda, hanno “vestito” letteralmente il volto dei nostri clienti. Per questo abbiamo pensato di proporre di seguito un viaggio lungo 100 anni attraverso questa affascinante evoluzione che sicuramente ha riguardato chi ci sta leggendo nelle diverse età della vita. Gli occhiali nascono in Italia già a partire dal tredicesimo secolo ad opera dei mitici maestri vetrai di Murano: gli occhiali che producevano, venivano chiamati supporti di lettura nella loro forma e funzionalità davvero rudimentali. Solo agli inizi del secolo scorso gli occhiali acquistarono il loro aspetto attuale e un disegno anatomicamente perfetto.
Nei primi anni del ‘900
In alcune occasioni, era ancora possibile vedere monocoli, pince nez, fassami e lorgnette. Tuttavia, quasi tutti prediligevano gli occhiali tempiali, che nei primi vent’anni del secolo, venivano fabbricati principalmente in corno. Dopo la prima guerra mondiale, gli occhiali in polietilene si diffusero in tutta l’Europa. Questo modello giunto dall’America, aveva delle lenti rotonde inserite in un’armatura di celluloide, mentre il ponte e le aste erano in metallo. La celluloide fu il primo materiale sintetico termoplastico ad essere prodotto. L’industria degli occhiali crebbe rapidamente negli anni trenta. In America, Italia, Francia, Germani e Austria nascevano grandi multinazionali che vendevano i loro occhiali in tutto il mondo. Nel 1937 Bausch & Lomb presentò un modello da aviatore denominato Ray-Ban Aviator, e come suggerisce il nome, era stato ideato per i piloti. Negli anni questo tipo di occhiale è diventato un modello senzatempo e molto apprezzato. Verso la fine degli anni quaranta l’Europa fu invasa dai prodotti americani, e il mercato assorbì tutti i modelli di occhiali che godevano di grande successo negli Stati Uniti. Una tendenza che continuò anche nel decennio successivo.
Negli anni cinquanta
Nacque un nuovo modello di occhiali da donna: gli occhiali a farfalla,
conosciuti come occhiali da gatta. Queste montature, di solito venivano fabbricate con materiali plastici; le imitazioni madreperla e i colori pastello erano le versioni più vendute. Altri occhiali assai in voga in quegli anni, erano i Nylor, un modello da uomo prodotto dall’omonima compagnia francese. Le star di Hollywood contribuirono alla diffusione degli occhiali da sole in tutto il mondo. Gli attori più famosi del momento comparivano in film e riviste con questo accessorio che, a partire dagli anni cinquanta, divenne un complemento di moda molto popolare. Nel corso di questo decennio, i modelli di occhiali subirono rapide trasformazioni.
Nei primi anni sessanta
I giovani iniziavano a comportarsi come più gli piaceva, ascoltavano musica pop e decidevano da soli come vestire e come passare il tempo libero. Tutto ciò ebbe enormi conseguenze anche nel mondo della moda. Un movimento artistico, che esercitò una grande influenza sull’industria degli occhiali fu l’Op art, che espresse i suoi concetti soprattutto nel campo della pittura. Attraverso l’uso di forti contrasti e di forme quadrate, circolari e cilindriche, si cercava di dare agli oggetti l’impressione del movimento. Le stelle del cinema, i cantantità degli anni sessanta, sancirono il successo più o meno duraturo, di un determinato modello di occhiali. Neri come quelli di Jackie Kennedy, o tondi come quelli di John Lennon. Verso la fine del decennio, in Europa e negli Stati Uniti, prendeva piede un forte sentimento di protesta, che trovò la sua massima espressione nel movimento giovanile dei “figli dei fiori”. I fiori e i colori psichedelici, caratterizzavano i nuovi modelli di occhiali con montature più grandi, capaci di adattarsi a tutte queste tonalità e forme.
Negli anni settanta
Il gusto maxi ebbe una forte influenza anche sulla produzione di occhiali. Gli occhiali decorati con false gemme e pietre colorate, spesso si presentavano con forme molto teatrali e montature bizzarre.
Negli anni ottanta
Tornarono di moda gli occhiali da aviatore. Ne erano state presentate diverse varianti, ma il modello di occhiali da sole Ray- Ban con la montatura dorata, fu il vero simbolo della moda di quegli anni. Nello stesso decennio, godevano di grande popolarità anche gli occhiali Polaroid con lenti polarizzate. La moda del periodo era piuttosto formale, con un look tipicamente da manager. Degli occhiali dalle dimensioni ridotte, non sarebbero stati adatti a quel tipo di immagine, perciò le montature erano di solito grandi, sobrie e dalle forme squadrate.
Negli anni novanta
I fabbricanti di occhiali iniziarono a scrivere il loro nome all’esterno dell’asta. Il logo diventò sempre più visibile e le case di moda iniziarono a includere nelle loro collezioni di accessori anche gli occhiali da sole. In quegli anni le case di moda, consapevoli del fatto che gli occhiali erano ormai considerati un vero e proprio accessorio, iniziarono a comprarne i diritti. In quegli anni vennero elaborati altri modelli destinati al grande pubblico: gli occhiali sportivi. Una grande azienda come Oakley, iniziò a produrre una vasta gamma di occhiali sportivi, non più destinata esclusivamente agli atleti professionisti, ma anche al pubblico in genere.
Agli inizi del nuovo millennio
La tendenza è quella della ricerca di modelli originali prendendo ispirazione però, da modelli risalenti a dieci o vent’anni prima. Prende piede il cosiddetto modello Vintage dai mille colori e sfumature e dalle mille forme. Irrompe anche in questo settore la degli ultimi anni, seppur rivisitato, presenta linee e forme innovative e materiali qualitativamente elevati. Dopo un repentino calo delle vendite negli anni novanta, gli occhiali hanno assunto nuovamente la caratteristica dell’accessorio alla moda. Sono rientrati prepotentemente nelle sfilate delle maggiori maison internazionali e hanno riassunto il ruolo di accessorio moda, capace di conferire fascino, modernità e mistero. In definitiva i modelli trainanti sono quelli che ricordano gli occhiali degli anni sessanta. Negli ultimi anni infatti, impazza la tendenza “fashion nerd”. Montature spesse che coprono gran parte del volto, colori scuri e
forme arrotondate: ecco le caratteristiche dell’occhiale del secchione, che rivisitato, esalta l’esuberanza e la creatività dei più giovani. Ottica Sandoz non rinuncia mai alla qualità e alle ultime tendenze in fatto di moda, difatti nel nostro centro ottico è presente una vasta collezione di occhiali vista e sole dei migliori marchi. Ad iniziare dagli occhiali da sole Chanel dal design raffinato ed elegante, che vantano le migliori tecniche di realizzazione, ponendo particolare attenzione all’attinenza con i temi dettati dalla maison. Negli ultimi due anni le lenti, dotate di altissimi livelli qualitativi, godono anche del trattamento antiriflesso, rendendo gli occhiali Chanel tra i migliori sul mercato. E quando si parla di moda non si può non pensare a Tom Ford, il suo design innovativo e provocatorio ha segnato un cambiamento nel mondo del lusso, e per la nuova collezione, propone montature straordinarie, frutto dell’evoluzione degli
elementi distintivi dei modelli che in passato hanno avuto maggior successo. La nuova collezione, realizzata con materiali pregiati, dalle lavorazioni esclusive, comprende ventidue montature per occhiali da sole. Ispirate al patrimonio creativo del marchio, le collezioni Dior mantengono volumi generosi e linee geometriche, per dare ai propri prodotti autenticità, charme ed eleganza propri della maison. Gli occhiali da sole e da vista Dior seducono per le loro linee sofisticate dallo stile vintage e dalle rifiniture couture. I colori giocano la carta della raffinatezza e si declinano in tonalità che non passeranno inosservate. Le collezioni di occhiali Dior rimangono fedeli allo stile affascinante della griffe.