La fisica e l’arte sono strettamente legate tra loro, lo dimostrano le scoperte del fisico Maxwell.

Quest’ultime infatti, non influenzarono solo la fisica, ma anche l’arte.

Maxwell dimostrò attraverso le misure sperimentali di Hertz, la conferma che la luce visibile altro non è che un’onda elettromagnetica, che noi percepiamo come colori diversi ma che in realtà corrispondono a lunghezze d’onda diverse.

Seurat utilizzò una tecnica assolutamente innovativa quando dipinse “Una domenica pomeriggio sull’isola della Grande-Jatte”, applicando nei suoi dipinti parte della teoria di Maxwell.

Osservando la composizione da vicino, scopriamo che essa è formata da minuscole e separate pennellate di pochi colori puri.

Guardando l’opera da lontano i nostri occhi non vedranno un insieme di puntini ma questi saranno fusi dando origine a forme, tonalità, tinte e sfumature, esattamente come i pixel di un display.